martedì 3 novembre 2009


Stabile instabilità.



Trovo curioso come, normalmente, parlando di stabilità, questa si associ ai numeri dispari quando concerne esseri inanimati (es: un tavolo non sta in piedi con due gambe e può traballare con quattro, mentre con tre è perfettamente fermo). Al contrario, quando concerne esseri animati la si associa ai numeri pari (es: una coppia è stabile più di un triangolo amoroso). E come tutte queste idee abbastanza imprecise vengano costantemente messe in crisi dalla vita in privato e dall'arte in pubblico.
Nel lontano 1933 Ernst Lubitsch sul tema fece un film che ha dei dialoghi che neanche Tarantino scriverebbe in sogno.


Max Plunkett: Mr. Curtis? What is your annual income, in round figures?
George Curtis: In round figures? Zero.
Max Plunkett: May I ask what you live on?
George Curtis: Nothing. I survive on miracles.

Design for living si chiama, che si potrebbe vedere come un Jules e Jim senza senso di colpa. E' molto liberatorio uccidere il senso di colpa, ma dopo il '33 è stato quasi impossibile. Qualche traduttore amante delle certezze da noi l'ha chiamato “Partita a quattro”. Peccato che la partita fosse solo a tre + una comparsa. Se fosse stata solo a due sarebbe stato tutto un altro film. Probabilmente instabilmente stabile.

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