giovedì 23 aprile 2009

Piccola, ma cattiva.

Il tempo vola nell'era digitale. Solo qualche anno fa i registi noti che usavano il digitale (es: Wenders o Soderbergh) tendevano ad avvicinare le proprie immagini a quelle a bassa qualità dei filmini delle vacanze dei comuni mortali.
Non era che uno sfoggio di talento egocentrico travestito da falso sentimento democratico. “Se ci riesco con questa schifezza normalmente smanacciata da turisti col cappello da pescatore vuol dire che sono veramente un grande e tu veramente un poveretto col cappello da pescatore”.

Pochi anni e i giocattoli si sono evoluti a tal punto da presentarsi alla corte dei film ricchi. E' il caso di questo film totalmente decerebrato (e per questo già tra i miei preferiti).

Costo 20 milioni di vecchi dollari. Telecamere da 1.000 a 5.000 dollari del vecchio conio (Canon HF10, XH-A1 e Sony EX1). Il film è stato girato soprattutto con la camera più piccola, una palmare che gira in full-hd altamente compresso.

Ora, resta da chiedersi, ammettendo un budget di telecamere ad esagerare di 25.000 verdoni (contando quelle che hanno fracassato gettandole dalla finestra per filmare le cadute), per cosa hanno usato i restanti 19milioni975mila? Catering?

Senza alcuna polemica verso i Capi del Cinema, ma se mi deste anche solo 5 cucuzzoni vi giro un lungo che ho qui in saccoccia bello che pronto con delle telecamere a dir poco da sballo. Non dite che non ve l'ho detto. Poi.

Nessun commento:

Posta un commento