Lo strano caso di Antonio M.
Dall'ultima pagina del diario di Antonio Maggiorana, ricercatore, poeta, nonché collezionista di francobolli di guerre stellari.
“... oggi ho potuto constatare l'efficacia del mio infuso a base di genzianella modificata. L'ho provata con Tin, il nostro jack russel... E' stata la mezz'ora più strana delle mia vita. Lo scambio è stato perfetto: io ero lui e lui era me. Dopo un primo momento di smarrimento mi sono sentito perfettamente a mio agio nel corpo di Tin. Posso in primo luogo smentire che i cani vedano in bianco e nero. E' solo come avere una focale più ridotta e una profondità di campo quasi nulla, ma per il resto ci vedevo benissimo. In compenso un universo di odori a me prima sconosciuti si è presentato a me. Per non parlare dei suoni. Avevo lasciato acceso la radio durante l'esperimento e mi sembrava di stare a un concerto live. Potevo sentire anche la corrente scorrere dentro i circuiti. E' stata una strana sensazione, ma non così strana come pensassi. Alla fine ero io. Mi mancava solo la parola. Cioè ho provato a parlare, ma ne uscivano solo guaiti.
E Tin? Come se la cavava nel mio corpo? Fortunatamente mi ero premunito legandomi con un collare robusto al muro. Osservavo il mio ex corpo dal basso in alto compiere strane evoluzioni nel tentativo di... Leccarmi le parti intime. Non un bello spettacolo. Emettevo dei suoni incomprensibili e un po' terrificanti. Poi tutto ad un tratto l'effetto è sparito e sono tornato nel mio corpo consueto. Tin sta benissimo. Ora so che basta qualunque traccia di dna del corpo bersaglio per utilizzare il mio potere. Domani stesso proverò con questo capello.”.
Sal Salamandra, commissario capo della mobile di Milano, giunse all'ultima riga del diario e lo richiuse.
- Dove sei Antonio? Dove sei finito, vecchio pazzo?
Sulle sue gambe Tin scondinzolava.
- Tu sai tutto vero? - Disse Sal a Tin.
Tin rispose abbaiando.
In quel momento entrò trafelato il tenente Salvo Rappazzo, bianco come un cadavere.
- Commissario! Commissario accenda la TV presto!
- Rappazzo si calmi, che mi spaventa il cane.
Rappazzo accese il 14 pollici che a fatica cominciò a sbattere le palpebre come si risvegliasse da un sonno profondo.
- E' il Presidente del Consiglio! - Urlò il tenente.
- Lo vedo Rappazzo, sai che novità. Alza il volume che non sento niente.
Il Presidente del Consiglio in carica stava tenendo una conferenza stampa. In basso scorreva il titolo dell'edizione straordinaria del telegiornale.
“... Io ho dato l'ok al rapimento di un cittadino egiziano da parte della cia durante il mio secondo governo e ancora ai tempi del G8 ho dato ordine alla polizia di...”
- Sta confessando tutto dottore! Tutto. - Disse Rappazzo.
- Lo vedo tenente, lo vedo.
“quanto ai soldi ai giudici ho sempre pagato fin dai tempi del Lodo ...”
- Che succederà ora?
- Non lo so tenente, credo che sia solo l'inizio. Ah Rappazzo, archivi la pratica Maggiorana.
- L'avete trovato?
Sal Salamandra guardava fisso il televisore, mentre i carabinieri portavano via il Presidente del Consiglio. Il Presidente sorrideva come se niente fosse, ma non era il suo solito sorriso.
- Credo proprio di sì Rappazzo. Credo proprio di sì.
Sal si accese una sigaretta e con lo stesso accendino cominciò a bruciare le pagine del diario di Maggiorana.
Fine.
Questo racconto è molto bello. Dovresti trasformarlo in un corto.
RispondiEliminaM.
Questo racconto è molto corto. Dovresti trasformarlo in uno più bello.
RispondiEliminaMmm... Ci sono ad occhio altre 125 possibilità. Tipo: E' corto questo molto racconto. Bello in uno dovresti più trasformarlo.
RispondiEliminaComunque sono tutti e tre ottimi suggerimenti ;)