giovedì 7 aprile 2011

Perché gli alieni continuano a rapirci?
Ancora un punto a favore del principio di piacere.

L’altra mattina incontro un amico che non vedevo da un po’.
Uè dove eri finito?
Lascia stare.
Guai?
Vedi tu.
Alza gli occhiali scuri e lascia intravedere un bulbo oculare sinistro tutto rosso quasi indistinguibile dall’iride.
Ostia. Che ti è successo? Sei caduto con la bici?
Magari.
Si può raccontare?
A te posso dirlo, ma... Discrezione.
Sì sì tranquillo.
Mi hanno preso di nuovo.
Chi?
Loro.
E indica in alto.
Sei sicuro?
Non è che te li puoi confondere con altri.
E come è andata?
Eh. Come sempre. Tu ti stai per addormentare davanti alla tv no? A un certo punto tutto si ferma. La tv si spegne, la luce si spegne, sei nel buio più assoluto, nel silenzio più totale. All’improvviso una luce penetra dalla finestra. E poi di nuovo buio, ma stavolta perché sei svenuto. Poi senza sapere come ti ritrovi nel loro cazzo di laboratorio a 20mila chilometri dalla Terra sulla loro fottuta astronave.
Fico. Come era l’astronave?
Come tutte le astronavi. E non era fico per niente. Mi hanno messo una delle loro tre dita nell’occhio e un’altra nel...
Nel?
Hai capito dai. Non mi sono più potuto sedere per 3 giorni.
Ah. E poi?
Poi con le due mani, tenendoti come su uno spiedo ti alzano e ti fanno ruotare Sempre più forte.
E poi?
Poi basta. Poi ti rimandano a casa.
Ma perché?
Ah non lo so perché. Però posso dirti una cosa. Mentre mi giravano come un’arrosto sulle loro lunghe dita li sentivo ridere dalla grossa.
Ridere?
Sì sì delle risate pazze.
Ah. In effetti, visto dal loro punto di vista, deve essere abbastanza divertente.
Sì. Dal loro punto di vista.

La risposta sul perché gli alieni continuano a rapirci è semplicemente: perché gli piace farlo.


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