giovedì 30 dicembre 2010

109.


Telegrammi dal set di un videoclip.

Sull’idea ci siamo? Sì. Le date ok. La troupe c’è. Veloci si arriva al primo giorno di riprese. La location. Stretta. Troppo bianca? No stretta. Ci passa la steadi? A steanto. Non è troppo bianca? Un po’. Montiamo. La molletta va arrosto. Togliere. Il fondo è quello. Meglio. E’ per l’estetica e per il senso di lettura della scena finale. Ah ecco. Prisc ricordati di ricordarmi le scene da fare. Crisc ricordarti di scrivere tutte le camere in campo. Chi è quello? Uno che legge il giornale. Lo vedo anche io, ma almeno lo leggesse a me avrebbe un senso. Come va il trucco? Male. Come la vuoi la caduta? Eh? Non si attacca alla pelle della vocal. E’ un problema. Non se l’omicidio è diventato lecito. Fede è lecito ora? Mmm no. Allora abbiamo un problema. La voglio lenta la caduta. Le ore sono poche di inverno. Urge partire. Dalla fine o dall’inizio? Stiamo sul classico: dall’inizio. Stai basso. Taglia in alto. Parti da qui e finisci qua. Quo non datur. Ciak 1,2,3. Non sento la voce. Non mi ricordo le parole. Io invece me le ricorderei, ma è meglio che non le dica. Ciak 4,5,6. La luce è calata. Usciamo a meno 5 per la scena finale. Non mi toccare la steadi. Ciak 7,8,9. Si rientra. Chi manca? Tutti. Modalità cane pastore. Il gregge si riunisce. Ciak 10,11,12. Stretti. Larghi. Medi. Dettagli. Le camere sono calibrate bene? Occhio sgranato. Stop. A casa. Domani mattina si inizia alle 8.
Ore 10.30. Pronto? Ma dove sei? La sveglia.
Sei sicuro che l’omicidio sia ancora punibile?
Abbastanza. Fa niente. Tagliamo questa, questa e quell’altra. Giriamo qui e non là. Piove. Il gatto si muove. Il tacco si stacca. Si scende nei tunnel. Si fa una foto rubata. Ora lo stretto. Il largo. Il pan. Si risale la scalinata. Tutti giù in carrozza. La giornata è terminata. Molto cool.

Totale decisioni prese: circa 109.



Altre foto dal set.
 

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