lunedì 12 febbraio 2007



BACK TO SCHOOL
(a lezione da batman)



Dal momento che sono abbastanza consapevole dei miei limiti tecnici ho deciso di andare a verificare cosa possono offrire le rinomate scuole londinesi di cinema a partire dalla LFS. 


La London Film School è praticamente un'istituzione a Londra. Il suo chairman è il regista Mike Leigh, quello per dirne un paio di Il segreto di Vera Drake e Naked. Un'impronta anti hollywoodiana che si ripercuote sulla scuola e sul metodo di insegnamento.

La scuola è a un decimetro da Covent Garden e quindi in pieno centro e a uno sputo dall'area dei cinema e dei teatri. L'edificio poi è notevole: un palazzo di mattoni rossi tipicamente inglese di cinque piani, ma con le fattezze della batcaverna. Ti aspetteresti infatti un ingresso sontuoso e invece un porticina rossa  su una stradina secondaria ti immette nel mondo dei pipistrelli. Citofono ad Alfred, il quale solerte mi apre. Dico Alfred perché lo avevo già incontrato il giorno prima ed è veramente identico per aspetto e modi al fedele maggiordomo di Bruce Waine. Gli mancano solo il frak e i guanti.


Alfred: buonasera signore. Si accomodi sul divano. Presto il nostro tutor sarà da voi. Se gentilmente voleste nel frattempo compilarmi questa scheda con i vostri dati.

Arcibaldo se ne va. Siamo solo in due sul divano. Quello che non sono io non è purtroppo un'avvenente donzella, bensì un tizio in giacca e cravatta di origini non a occhio non sassoni. Dice che fa l'attore, ma in questo momento non riesco a figurarmelo se non come comparsa di un matrimonio. Arriva un tizio alto, magro e riccioluto e con altrettanta gentilezza ci conduce due piani più in basso ad una delle sale di proiezione. Alan ci spiega per sommi capi il Master in Filmmaking e esprime un po' l'ideologia di fondo della scuola.
Alan: l'arte è libera e noi siamo solo dei consiglieri. Siete liberi di mandarci a quel paese, il film è vostro.

Cool dico io. E mi lancio pure in un paio di domande da primo della classe o al massimo da secondo visto che siamo in due. Il testimone di nozze entra subito in competizione e ne spara altre due molto più difficili, ma Alan da quel momento non lo guarderà più in faccia.

A questo punto Alan si congeda e ci lascia nelle mani di uno studente ormai di lungo corso che assomiglia al cugino di John Belushi. Sicuramente dal cugino famoso ha preso in prestito il maglione sporco usato in Animal House.
Con lui inizia un tortuoso tour per i meandri articolati della batcaverna. Per ricordarci che il mondo è fatto a scale Cugino di John ci dice che più saliremo e più vedremo i laboratori avanzati, in una progressione parallela ai progressi degli studenti... Una volta al quinto piano ci si può buttare nel mondo fatato del cinema o farla finita con la stessa certezza di riuscire nel proprio intento.

I laboratori sono molto interessanti. In particolare i due set interni a disposizione sono molto divertenti e gli studenti possono letteralmente costruire stanze a loro piacimento in base ai progetti in scala realizzati in un altro laboratorio di design. E' qui che nel vostro eroe affiora un po' di invidia, ma poi gli passa con due pasticche di vidiolin.
Uno dei set era in pieno allestimento e finalmente incrociamo un'umanoide degno di nota. Un'attrice truccata di tutto punto intenta a ripassare la parte. Ovviamente non ci degna di uno sguardo.

Mentre percorriamo dei corridoi veramente cavernosi, sulle pareti sono appese locandine di film molto noti. Non sono lì a caso. Ogni cartellone ha una stella gialla in corrispondenza di uno o più nomi accreditati. Il cugino di Belushi ci informa che ciò significa che quella persona ha studiato alla LFS. Orgasmico!

Il giro prosegue tra postazioni Mac, Avid, doppiaggio, sonorizzazione etc. etc. Salutiamo una cinepresa 16mm Aaton e una 35mm Super Americas. Ci sono dei dolly veramente gustosi e di nuovo il vostro reporter sente la voce dell'invidia, presto sedata con quattro compresse di tuttoben benzarol. Dietro due porte giganti d'acciaio colorate di rosso londinese c'è un altro spazio dove degli studenti stanno imparando a caricare i rulli di pellicola. Un'operazione stupida ma determinante per la buona riuscita del proprio capolavoro.

John cugino è a una settimana dal termine dei suoi studi e ammetta il suo nervosismo per il progetto finale che consiste in un film di metraggio a piacere in 35mm. Deve ancora organizzare un sacco di cose e ha perso due cameraman, quindi conclude il giro lasciandoci di nuovo alla sala di proiezione e invitandoci a guardare un gruppo di corti realizzati come prove finali in 35mm.

Osservo molto attentamente i sei cortometraggi, tutti realizzati con buona tecnica. Due soltanto però mi sembrano staccarsi sopra la media, ossia con una storia bella ed avvincente. Tutto sommato penso che la nostra autoscuola sui navigli non è stata poi così male. Certo l'atmosfera della LFS mi ha fatto subito pensare alla possibilità di realizzare cose molto più difficili e divertenti. Quasi quasi lascio un messaggio in bacheca per la ricerca di uno che sappia caricare bene la pellicola...


Nella foto alexthecat: l'angolo esterno della batcaverna.

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