Day 6,7
- Quanti anni hai?
- 32
- Mia figlia 31... e sei sposato?
- No non sono sposato
Ecco il breve dialogo tra me e la massaggiatrice ufficiale della base prima che mi mettesse le mani addosso.
Dalla foto della figlia si nota che e' alta e magra, pelle molto chiara, lineamenti spigolosi, per gli amanti del genere piuttosto carina... insomma un po' come la media delle donne di Sarajevo. Ovviamente vi sono parecchie eccezioni. Molte hanno aspetti piu' ottomani. Altre quasi mediterranei. Sono tante e dimostrano meno dell'eta' che portano. Ti viene anche da pensare: sono troppe. Mi raccontano che in alcuni villaggi il rapporto donne-uomini e' di 7 a 1. Guardando le lapidi nuove che intervallano il paesaggio in piu' punti (specie una grande collina completamente ricoperta) si ha una risposta a questa sproporzione.
Oggi ho preso il tram fino in centro, un traballante biscione giallo che corre su rotaie un po' storte. E', credo, l'unica lunga linea tramviaria che compie una circonvallazione e che attraversa tutta la citta' dalla periferia fino al centro storico per poi tornare indietro lungo la famosa strada del mercato. Quello per intenderci dove ci fu l'ultima strage di civili che diede il via all'intervento della Nato. E' domenica e venendo dalla zona dell'aereoporto ho potuto osservare il passatempo domenicale di coloro che vivono nelle zone meno ricostruite. Invece di andare allo stadio ho visto famiglie intere lavorare alla ristrutturazione della casa. Molte sono ancora dei gruviera di pallottole. La torre del giornale Oslobodenje (liberazione) e' in piena ricostruzione e attualmente ricorda una delle torri gemelle un attimo prima di crollare. Il palazzo del parlamento invece e' completamente svuotato, una specie di monumento di nudo cemento annerito dalle bombe al fosforo. Domani incontrero' un prof esponente antinazionalista e cerchero' di fargli raccontare qualcosa. Dal primo approccio non sara' facile.
Purtroppo ho solo incrociato il Sarajevo Film Festival, una manifestazione molto sentita da queste parti e che ha un significato di ritorno alla normalita' essendo nato proprio appena finita la guerra e con un chiaro intento di far tornare la citta' al centro dell'attenzione internazionale. Un'altra dimostrazione che il cinema e' un'arte "rivitalizzante"...
Vostro
Alexjevo
e la biblioteca, quella cazzo di splendida, indispensabile bilbioteca?
RispondiEliminaPippo Anguilla