Eravamo giovani e scemi e ci si faceva le ossa con qualsiasi occasione si presentasse. In questo caso era lo spettacolo teatrale di un amico che aveva bisogno di uno spot promozionale. Così, rielaborando un famoso pezzo del Dittatore dello stato libero di Bananas, ci venne questo spot che puntava sull’autoironia. Ricordo che l’attore che impersonava il generale, alla lettura della sceneggiatura, oppose delle riserve in quanto sensibile al concetto di tortura. Nella pratica si rese conto che la tortura era solo verbale.
Oggi siamo un po’ più anziani, ma spero scemi uguale se non di più.
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