martedì 7 marzo 2006

Pochi, ma belli.


Tre giorni fa. Qui. Una sala progettata da un maniaco. Il film è di quelli impegnati.
Ma prima del film impegnato, l’impegno per vincere le prossime elezioni: due spot elettorali di ds-ulivo. Belli. Girati bene e divertenti. Ho già le mani nei dintorni del pacco. Allora mi guardo intorno per capire il Mercoledì sera, che costa anche meno, quanta gente c’è a vedere un film con George Clooney, Matt Demon, William Hurt e altri già visti e bravi. Pochi o nessuno. Mi sorge il pensiero che tanta energia sia buttata nel posto sbagliato. Un po’ come i blog. Beppe Grillo viene visitato da 100.000 persone al giorno sembrano tanti. Non è che sono le stesse centomila che vanno al cinema, a teatro, etc. mentre gli altri 55 milioni e 900 mila fanno altre misteriose attività e votano poi come si è già visto?

Voglio dire, io sono più che contento che Jeff Skoll coi tanti soldi fatti con ebay finanzi il film che sto per vedere, ma la sua idea di cambiare il mondo con il cinema mi sembra non solo vecchia (ma questo non è un difetto… io sono rimasto agli anni ’70), ma poco efficace.


Syriana è bello, l’ennesimo pugno nello stomaco che fa sgranare gli occhi prima che ti venga da vomitare. In più gli americani sanno miscelare il messaggio impegnato alle regole dell’intrattenimento (anche se in questo caso la spettacolarizzazione è tenuta a livelli medio bassi per non incidere sul realismo). Cosa che invece da noi si è decisamente persa. In più sanno scrivere bene di cose complicate e soprattutto sanno parlarsi contro senza essere antipatriottici (vedi Munich). Il mio dubbio è però che questi film non vengano fatti perché oggi il mondo fa più schifo di 10 anni fa, ma solo perché si vendono meglio. E si vendono meglio perché il cinema è rimasto l’unico luogo dove una certa parte della popolazione, numerosa, ma poca rispetto al tutto, trova quello che vuol sentirsi dire, una conferma ai troppi dubbi sulle certezze che ci propinano altri media ben più popolari.


Il vero problema secondo me resta quello di parlare non alla popolazione che va a vedere The constant gardener (molto bello), ma a quelli che davvero fanno impennare il box office ossia quelli che a Natale vanno a vedere Boldi e De Sica. Loro vincono sempre perché hanno capito che il cinema è puro intrattenimento e segue il mondo invece di precederlo.

Noi comunque il sito della casa produttrice per soli film impegnati lo aggiungiamo volentieri ai link del blog.

3 commenti:

  1. Roma, - 19:54


    ELEZIONI: PRODI, NON HO PAURA NEANCHE UN PO'


    non si poteva trovare nulla di meglio di questo fesso che ripete di essere sereno, che rimane in poltrona e denigra la tv perchè lui sceglie le piazzette strapiene di truppe cammellate dove sorride come un vitello cotto, con l'arancino in bocca!

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  2. Quando leggo commenti così penso che ci ha ragione il Fini: è inutile distinguere tra sostante pesanti e sostanze leggere.

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  3. lo penso anch'io: tu sei cosi' leggero da involarti come neanche la candeggina di una volta (quella della sorella di fabrizi) avrebbe mai potuto chimicamente fare, e punto.

    dei cammelli, caro il mio comitatofn, nei sei in grado di parlare perche' le stesse gobbe chiudono l'orizzonte tuo intellettuale, che nullo e', nullo riamane, nullo sara', ...

    dei fasci come te, noi comandati pippoanguilla, fascine ne abbiamo fatto, fascine ne faremo...

    minus habens che non siete altro, admin mio, non ascoltare cotanta idiozia, dell'amore che ci portiamo facciamone tesoro, dei loro indirizzi facciamone soltanto memoria...

    pippoAnguilla tuo

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