sabato 2 luglio 2005

SENSI

Frastuono, poi silenzio. Fragore e ancora silenzio. L’idea tradizionale che al cinema vengano stimolati solo un paio di sensi è quanto meno decadente. La premonizione di un fatto non piacevole in arrivo (qualcuno direbbe il senso di ragno) si trasforma in senso di incertezza su ciò che sta accadendo. Velocemente si passa al senso di stupore e due minuti dopo siamo preda di un senso di pericolo, di angoscia e infine di panico. Alla prima disintegrazione il pubblico sente un certo disagio. Ci si contorce sulla poltrona. I primi venti minuti della Guerra dei mondi formato Steven (tra colleghi ci si chiama per nome) provocano un senso di meraviglioso transfert sugli eroi dello schermo. Siamo tutti finiti nel posto sbagliato al momento sbagliato. Siamo tutti finiti… E abbiamo già superato una decina di sensi stimolati. Ai tempi del Soldato Ryan molti spettatori si ritirarono. La tecnica qui è molto simile. Immagini instabili, soggettive strette alternate a visioni oggettive riflesse su un vetro o riprese da una telecamera digitale amatoriale. Otturatore molto rapido. Teleobbiettivo spinto, qualche valzer di dolly esagerato. Magistrale. E’ così efficace che per qualche minuto la perdita del canale centrale dell’Arcadia di Melzo viene scambiata per un colpo di genio del regista. Poi si è capito che era genio involontario e le urla del pubblico hanno svegliato il proiezionista. E’ stato come ricevere una lezione di cinema omaggio insieme al primo fascicolo de “il cinema spettacolare”. Un unico senso mi è sfuggito: sebbene sazio, la domanda che mi pongo sempre di fronte ad un remake è, banalmente, che senso ha.
Poi penso che un’industria cinematografica come quella americana non può permettersi di fermarsi troppo a pensare a nuove storie e piuttosto che pessimi script nuovi è meglio tenersi dei discreti script già usati. E’ il principio dell’usato sicuro. Del resto anche il gelato “double chocolate” non ha alcuna fantasia, ma funziona sempre. Il senso del nonsenso è già all’angolo che mi aspetta. Tra poco uscirà King Kong di Peter Jackson ed io, puntuale, me lo mangerò.

3 commenti:

  1. Oggi alla stazione di Mestre ho visto il sosia di Alex the cat... sorpresa, stavo per andare a salutarlo ma non era lui...

    Alex... potresti ingaggiarlo come sosia pubblico, sai, quello che va agli eventi mondani come le feste dei parentii e le consegne degli oscar...

    elena

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  2. Oggi al semaforo di Porta Ticinese ho visto il sosia di Alex the cat... rassicurato, stavo per proseguire dritto ma non era lui...

    era proprio Alex the cat.

    Ho dovuto salutarlo.

    mauro

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  3. Oggi alla fiera dell'Est per due soldi un topolino mio padre comprò... Poi arrivò alexthecat...


    (la storia va avanti ad libidinem)


    Vostro

    Alexthecat

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