
Allora, chiariamo subito: senza quel fottutissimo navigatore satellitare giapponese a quest ora staremmo ancora vagando per l’agropontino in cerca di Amy.
Invece no. Il fottutissimo navigatore satellitare ce lo avevamo eccome, in dotazione con la magnifica Mazda del nostro Marketing Manager. C’era pure lui, il Marketing Manager, Luigi detto Gigio, detto Cucu, detto “ragazzi, voi siete di un’altra categoria”. I ragazzi dell’altra categoria eravamo noi, regista e attore de noantri, infighettati per l’occasione.
Partiamo.
Tre uomini e un navigatore. Le gambe, nessuna più del necessario. Ma le 7 ore e passa di viaggio avrebbero fatto la fortuna di Aldo Giovanni e Giacomo per l’ennesimo film on the road.
Una leggera eccitazione ci accompagna, mitigata solo dalle soste forzate all’autogrill per acquistare i generi di prima necessità che la star (leggi ME) aveva dimenticato a casa. Praticamente tutto.
La truppa non si scoraggia e guidata dalla rassicurante voce di HAL4,5circa (questa è una cagata ma arriva dopo) giunge trionfante, tra due ali di folla in delirio, in quel di LENOLA. Meraviglioso paesino arroccato, aggrappato ferocemente ad una collina. Fuori dal tempo e dallo spazio. (non quello di HAL grazie al cielo). A prima vista potrebbe far pensare che qua parlino ancora di “sisal” e “cinematografo”. Ma dopo una rapida occhiata al piccolo teatro-cinema, sede della manifestazione, a noi pare Hollywood. O, meglio, Cannes. (siamo intellettuali, per Dio!!!)
Gentilissimi tutti. Ermete Labbadia, Deus ex Machina del Festival ci accoglie e coccola per qualche minuto. Poi ci accompagnano ai nostri alloggi. Non prima che la star(rileggi ME) abbia fatto gli occhi dolci ad una fanciulla individuata come giurata. (mettiamo in campo tutte le nostre armi). L’alloggio è un convento, aggrappato ancora più su, vicino al ”principale”, come si conviene alle padrone di casa. Essenziale ma confortevole. Verrà il tempo dell’Hilton. Non ce lo diciamo ma lo pensiamo tutti e tre. Mi metto “giù da gara” sfoderando la mia camicia migliore. Ho buone sensazioni….
Alle 21.30 con mezz’ora buona di ritardo iniziano le proiezioni. Siamo programmati proprio a metà serata. Quando buona parte dei diretti concorrenti avranno già mostrato le frecce al loro arco.
Io e il buon Stanley ci asteniamo da qualsiasi commento. Soprattutto se negativo. Ci limitiamo a dei generici “Carino” per i concorrenti e “Bello” per i corti animati che tanto non fanno paura. Luigi contiene a fatica la propria voglia di “stroncatura dura”, per tutto ciò che passa sullo schermo. Avrà modo di rifarsi.
22.40 circa. Tocca a noi. Lo ammetto. La tensione mi divora. Passa il mio faccione sullo schermo. Le prime battute.
Il pubblico ride.
A tempo.
Di gusto.
Ridiamo anche noi.
Di gusto.
Anche fuori tempo. Ma fa nulla. Siamo a Cannes. Chisseneimporta. Mi sembro bellissimo sullo schermo. Potenza del Cinema. Eh…sì. Siamo al Cinema.
Fine proiezione. L’applauso è scrosciante. E’ andata. Porco Diavolo è andata bene sul serio.
Usciamo a scaricare la tensione. La gente esce, ci sorride, ci stringe la mano. Avrei stretto mani per ore in quel momento, Alessandro pure. E’ felice il mio socio. Glielo leggo negli occhi. Luigi è incontenibile. Dispensa complimenti a destra e a manca con la faccia di uno che se lo può permettere, fresco fresco di trionfo.
Rientriamo in sala e ci diciamo “beh, non so tu ma io son contento così. Al pubblico è piaciuto”
“sì, sì”
Cazzata furibonda. Vogliamo vincere. Fine della serata: i verdetti.
Squadriamo i giurati mentre si consuma la litania dei ringraziamenti. (machissenefregacristodiccichihavintocazzo).
“Ciccio sei teso?”
Io: “ma scherzi? “
Sono a pezzi. O mi dicono immediatamente chi ha vinto o mi do fuoco davanti ai volontari della protezione civile. E’ il momento…
“Vince la serata e passa in finale…”
(dillocazzodillocazzodillogetreadygetreadygetreadygetreadygetreadygetready)
Boato della folla,
Ale al solito entra in iperventilazione. Vedo la sua faccia imbarazzata mentre sale sul palco a raccogliere la stretta di mano del sindaco, manco fosse Steven Gerrard e penso che adoro quel ragazzo (la foto dice "ma che ci faccio qui?). Gigio è incontenibile. A noi ormai pare Tullio Kezich. Io mostro il distacco proprio delle vere star.
Poi si esce, ebbri di gioia, e sono ancora complimenti, sorrisi e strette di mano. Perfino alcuni della giuria anelano, un gesto, una parola, una foto a fianco dei vincitori.
Dai cellulari saettano decine di sms, contatto anche gente che non sentivo da mesi, annunciando la meritata vittoria. Il trionfo va condiviso con tutti. O quasi.
Finiamo la serata al roxy bar con gli altri cineasti. Beviamo, ridiamo, raccontiamo. Noi però abbiamo appeso al collo l’invisibile cartello “VINCENTI”. Giusto perché eravamo sprovvisti di cartoncino e pennarello….
Mentre percorro, ormai a notte fonda le vie di Lenola, uno mi ferma e mi fa: “Ah tu sei Michele? posso farti i complimenti?” (ovvio che puoi farmi i complimenti, secondo te che cazzo giro a fare con la faccia da ebete da due ore se non per godermi momenti come questo!!!!).
Mi schernisco imbarazzato “mah… è tutto merito del regista…”.
La mattina dopo lascio a malincuore i miei degni compagni di avventura. Non ci saremo per la finale di domenica ma prepariamo insieme il discorso di ringraziamento che dispenseremo al buon Ermete via cellulare.
Salgo sull’Euro-star (mai nome mi è sembrato così appropriato) e mi stupisco che nessuno tra Roma e Milano mi riconosca.
Me la tiro comunque fino all’inverosimile.
Il lunedì sera, quando ormai è lampante che GET READY non abbia lasciato tracce indelebili in finale ed è ancora più lampante che il discorso di ringraziamento toccherà riciclarlo, l’ebbrezza è passata. Tre giorni da star sono più che sufficienti. Torno a fare le mie cose e torna pure quel senso di amarezza che mi accompagna negli ultimi tempi. Ma è stato bello. Bellissimo.
Ne parlerei quasi con la mia psicologa, se non mi avesse licenziato.
(FEDEGAUDI).
grandi grandissimiii
RispondiEliminaelena
Ragazzi, sono molto soddisfatta di voi!!!!
RispondiEliminae per tutti quelli che sono in ascolto ci tengo a precisare che io sono stata la prima e indimenticabile fidanzata del regista per 4 anni!!! e quando sarà a Berlino a ritirare il suo primo "orso"...tra i vari ringraziamenti verrò citata come sua musa ispiratrice!!!!!
vero???!!!!? Chicca
BELLA STORIA, CICCIO, HO LE LACRIME AGLI OCCHI. TUTTA UN'ALTRA CATEGORIA, OF COURSE. Gigio
RispondiEliminaMa complimenti!! Il corto è proprio bello, vi meritate la gloria. Baci a Fede :wub:
RispondiEliminaMemy
Tutto molto bello FedeGaudi, ma se nessuna indigena ti ha costretto ad un rapporto sessuale dopo la premiazione vuol dire che tanto star non sei...provaci ancora.
RispondiEliminaGab
E' sempre così: se il film è bello è merito dell'attore, se è brutto è colpa del regista...
RispondiEliminaInutile prendersela col divismo poi...