martedì 22 febbraio 2005

La terra è piatta e dominata da pirla.
(Una delle due affermazioni è falsa, scopri quale).
Leggendo l’ultimo numero di Internazionale (rivista sciccosissima) ho scoperto che esiste un’associazione online che promuove un simpatico premio: il premio terra piatta. Esso consiste in un attestato di idiozia globale rivolto a chi si è distinto nel negare qualcosa di accertato se non ovvio; un po’ come chi negava la sfericità del globo terrestre di fronte alle prove scientifiche schiaccianti. Per esempio, il premio attuale riguarda chi nega che l’attività umana provochi l’effetto serra. Chi si contende questo ambito premio che somiglia a una versione elegante del tapiro d’oro? 3 eminenti terrapiattisti: il noto scrittore Michael Crichton che ha prodotto da ultimo un libro in cui pare che i cattivi siano gli ecologisti allarmisti, Rush Limbaugh un conduttore radiofonico americano di tendenza (destrorsa) e uno scienziato di nome Fred Singer che sostiene che il riscaldamento globale ci consentirà di risparmiare sul riscaldamento. Mi viene in mente quel film di Woody Allen in cui uno speaker televisivo diramava una nota dell’associazione venatoria secondo cui “morire è cosa buona”. Potete votare anche voi il faccione che più vi sembra meritevole del premio sul sito: http://www.flatearthaward.org/. Il concetto di terra piatta porta a evidenti luoghi del non senso o del parasenso. Cercando con goooooooogle le parole “flat earth” mi sono ritrovato sul sito della “Società della terra piatta” (http://www.flat-earth.org/). Questo club di aristocratici pensatori di tipico stampo anglosassone portano avanti diversi progetti di nicchia che mi paiono fondamentali tipo:
- Il paradosso di Springfield, ovvero: “The Springfield Effect is the effect by which every place named Springfield is, in fact, a link to the same place. There is, in reality, only one place in the universe named Springfield, although many places connect to it”. Chiaro no? Questo paradosso è ben noto anche ai Simpson che come sapete vivono proprio a Springfield, ossia in quel luogo che si trova esattamente…
- Il fronte di liberazione dalla televisione (qui non c’è bisogno di commento).
- Il progetto marte. Questo è il mio preferito, visto che ho casa lassù. Consiste nel disseminare il suolo del pianeta rosso con oggetti e artefatti che suggeriscano la presenza di forme di vita sul pianeta e che diano magari corda alle teorie sul fatto che la nostra civiltà deriva dallo spazio. Occorre muoversi prima che la nasa mandi una missione umana, altrimenti il progetto fallisce.

Nessun commento:

Posta un commento