domenica 27 giugno 2004

CIAO CODA FATATA!



Nella notte tra il 23 e il 24 giugno, l'amatissima lupa Iris è morta. Mi sembrava bello dedicarle un brano di un libro scritto per un quadrupede...


Questa sera sono andato con i bambini a visitare la sepoltura di Platero nell'orto della Pigna, ai piedi del pino secolare. Intorno, aprile aveva abbellito la terra umida con gigli gialli. Cantavano i rigogoli, là sulla cupola verde illuminata d'azzurro, e il loro gorgheggio, delicato, vario e ridente, errava per l'aria d'oro della sera, tiepida come un limpido sogno di primo amore. I bambini, a mano a mano che giungevano, smettevano di gridare. Quieti e seri, i loro occhi brillanti nei miei occhi, mi ponevano mille ansiose domande. "Platero, amico mio!", dissi alla terra "se tu sei, come vorrei pensare, in un prato del cielo e porti sulla groppa vellutata gli angeli adolescenti, mi avrai forse dimenticato? Platero, dimmi, ti ricordi ora di me?"
E quasi rispondendo alla mia domanda, una leggera farfalla bianca, che prima non avevo visto, volava con insistenza come un'anima, di giglio in giglio...
(Juan Ramon Jimenez - Platero. 1907)





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