Tra i vari stratagemmi per superare questi limiti in fotografia si è affermata la HDR (high dynamic range) che consiste nel combinare più foto riprese a diverse esposizioni. Combinando minimo due fotografie con diverse esposizioni (una sottoesposta e una sovraesposta) si riesce a recuperare un bel po’ di informazione visiva e a ottenere un’immagine più vicina alla nostra visione. E’ possibile farlo anche con il video? Sì.
Anche qui il trucco sta nel riprendere due fotogrammi con esposizioni diverse e poi “fonderli”.
Grazie al software di cui parlavo nel post precedente si riesce a fare una ripresa in HDR al costo però di un dimezzamento della cadenza dei fotogrammi. Quindi va bene per scene relativamente statiche, altrimenti tutto avrà un sapore comiche anni ’20.
Il maggio all’inglese che ci ritroviamo è ottimo per fare dei test in quanto il cielo è molto interessante e variabile. Così ieri sono salito sul tetto di casa mentre si preparava la tempesta perfetta e ho fatto dei rapidi test prima di restare fulminato. Il recupero di dinamica è notevole e si presta anche a essere ritoccato in modo suggestivo per ottenere un’immagine da sciogno quanto il burro cacao al sapore d’aragosta.
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